mercoledì, agosto 31, 2005

L' UOMO, "SESSO DEBOLE" DELLA PUBBLICITA'

La pubblicità tende all' appiattimento delle figure umane , ad una semplificazione valoriale; inoltre con la sua ricerca spasmodica del consenso ha una posizione reticente rispetto all' affermazione del nuovo.
In ogni caso, la pubblicità con il suo aggiornamento incessante offre un palcoscenico degno di nota all' evoluzione dei ruoli maschili e femminili nei diversi momenti storici.
Negli anni ottanta ad esempio, le figure maschili e femminili risultavano rinnovate soprattutto separatamente e nell' ambito proffessionale( si affaccia la donna manager in campagne che la vedono assoluta protagonista). La rappresentazione restava invece più tradizionale quando riguardava la coppia nella sua dinamica erotica e amorosa.
Dalla fine del millennio scorso in poi si è invece creata una nuova dinamica relazionale che è esplosa nei primi anni duemila. In tal senso molte campagne invertono la rotta trasformando la donna nel soggetto del desiderio e l' uomo in oggetto sessuale; ciò pratica di una esordiente strategia volta alla cattura del pubblico femminile attraverso la complicità di genere.
In seguito sono arrivate campagne come "No Martini no Party" e Fiat Uno "buonasera", che se pur completamente differenti per proporzioni filmiche, i due spot convergono nella strategia discorsiva data dallo sguardo irriverente sulla figura maschile divenuta quantomeno antieroica.
Ufficialmente inaugurata con queste campagne, la rappresentazione del maschio come "sesso debole" si è andata sviluppando una relazione inversamente proporzionale tale per cui al potenziamento della figura femminile viene a corrispondere un depotenziamento di quella maschile.

Fonte: 1/2 Minuto Magazine

lunedì, agosto 29, 2005

MADE IN ITALY a SAN FRANCISCO

Sono molte le marche che ci rendono famosi nel mondo, brand che sono diventati sinonimo di made in Italy e di prestigio non solo nel campo della moda e del design, ma anche nell' ambito del food e beverage.
Perchè quando si parla di cibo, l' Italia è indubbiamente la patria della creatività e del gusto a livello gastronomico.
Prodotti come: Acqua San Pellegrino, caffè Illy, Pasta Barilla, Giovanni Rana, Grana Padano e molti altri portano in giro per il globo i "geni" alimentari italiani, arrivando alle papille gustative dei palati più raffinati ed esigenti.
A questi, oggi possiamo vantare anche il peso che ha raggiunto la birra Italiana a livello mondiale; infatti il marchio del "baffo" Moretti è riuscito a sottrarre molti ammiratori alle bevande di origine tedesca, soprattutto negli USA in particolare a San Francisco, città regina dei nuovi trend. I locali più alla moda offrono ai prori avventori Birra Moretti. La "bionda" che in Italia ha puntato su una comunicazione ironica, ma basata su valori tradizionali, è riuscita quindi ad attraversare l' oceano e colpire il cuore degli americani più esigenti.
Bere italiano è ancora una volta molto "COOL".

Fonte: Focus

venerdì, agosto 26, 2005

CRISI FASHION

Made in Italy. Tante le parole che rimandano a questo concetto, ma quello che viene subito in mente quando si parla di italianità nel mondo sono: moda, stilisti, abbigliamento e accessori.
Anni di tradizioni hanno reso la moda italiana la bandiera più rappresentativa del nostro paese. Eppure negli ultimi tempi tale brand è andato in crisi. Molti imprenditori, guidati dal Presidente di Confindustria Montezzemolo, hanno cercato di difendere il Made in Italy rilanciando il nostro brand.
I dati diffusi pochi mesi fa dall' Osservatorio Camera Nazionale della Moda evidenziavano valori non positivi per tutto il mondo del fashion; ciò comporta, come ha sottolineato il presidente della Camera Nazionale della Moda Boselli, che i brand forti colgono quasi sempre delle opportunità e risentono meno della crisi, rispetto quelli meno noti che accusano maggiormente tale fase de recessione.

Fonte: Corriere della sera

mercoledì, agosto 24, 2005

APPUNTAMENTI GRIFFATI

Della serie locali alla moda; sono molti gli stilisti o le marche cha hanno scelto un nuovo modo per crearsi visibilità: legano il proprio nome a luoghi d' incontro moderni e di tendenza.
Cosa c'è di meglio, per incontrarsi con gli amici, per chiacchierare mentre si gusta, perchè no, una prelibatezza, di un caffè o di un ristorante? Se poi il locale viene legato al nome di uno stilista o di una marca, diventa anche trendy.
Infatti, negli ultimi anni, i grandi della moda, ma anche le marche internazionali, utilizzano i loro nomi per contaminare ambienti fashion; come ad esempio G. Armani ha iniziato a Milano con un ristorante, così, nomi come Gucci e Cavalli, per citarne qualcuno.
Questi locali, in cui si respirano lo stile e i valori che ruotano intorno a una merca, diventano uno stimolo a sperimenterla.

lunedì, agosto 22, 2005

IMMAGINI D' ESTATE

L' estate è sicuramente il periodo dell' anno di cui l' immagine ne è la madrin; di noi individui come apparenza, di ciò che ci circonda come essenza. Oggi il marketing, o meglio, tutta la parte riguardante il promotion conferisce all' immagine, poi intesa come packaging o nella totalità di un contesto, un importanza fondamentale. Ora: l' individuo, portatore sano d' inconsci pubblicitari mediatici nella totalità, cerca d' impacchettare se stesso di un immagine, bella o brutta che sia non siamo qui per giudicare, che può essere espressione di una mentalità, espressione di un' apparenza o di un ceto, ma che segue una stessa direzione comunicare con l' immagine in una societa sempre più astratta e mediatica in cui l' informazione è l' unico modo per non essere esclusi.
Licenza Creative Commons
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons. bad boys 2005 l'utile e l'inutile cristiano rossetti criro