lunedì, settembre 11, 2006

LAUREANDUM

Finalmente dopo tante peripezzie, il giorno 7 Luglio 2006 hanno avuto fine i miei studi universitari, con un secco 110/110 niente male...... Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me.... Fanculo di cuore a chi non credeva in me....
Firmato: Dott. Rossetti Cristiano..

venerdì, marzo 17, 2006

Deriva

L' individuo è un identità alla deriva trasportato da quel mare di informazioni che ogni giorno ci bombardano, influenzando le nostre scelte, i nostri gusti, fino a farci credere che quello che vogliamo e quello che pensiamo provenga da noi; mentre siamo solo animali dotati di capacità simbolica al servizio di una realtà sui generis rappresentata dal sociale che se ne frega dell' individuo quello che è importante è il collettivo e i nostri malesseri sono solo degli impicci da soffocare il più presto possibile....
Ma chi se ne frega ragazzi scopiamo l' unica gioia in un mare di merda, ragazze datela, datela , datela che un mondo d' amore è sicuramente meglio di un mondo di INCAZZATI!!!!!!!!!!!!!

mercoledì, gennaio 04, 2006

IL VIZIO

sabato, dicembre 17, 2005

FACCE DA CULO

martedì, ottobre 11, 2005

LA MIA TESI

Ho desiso di fare la tesi in riferimento alla: "Visione sociologica della moda e del gusto nel XXI° secolo".....
Quindi partirò con una descrizione di quello che è il gusto e di quella che è stata la sua evoluzione...così per la moda ....le influenze che l' uno a sull' altro.....
Se è la moda a creare il gusto o viceversa.....
Effetuerò una ricerca sul campo, mediante interviste a varie persone ,le più eterogenee possibili.....
Good Luck

venerdì, settembre 09, 2005

IL VALORE DELLA FELICITA'

La marca, generatrice di felicità, deve continuamente aumentere il proprio potere evocativo, la propria capacità di ricordare ai consumatori i benefici e le esperienze gratificanti che essa ha prodotto per loro.
Un esempio, fra i tanti: l' invenzione e l' introduzione sul mercato delle prime macchine per lavare i panni, antesigne delle moderne lavatrici, furono accolte con sollievo e ammirata soddisfazione. Lo stesso sollievo e la stessa soddisfazione suscitati da ogni innovazione industriale che ha contribuito a semplificare la nostra vita.
Se ne trae che ancora oggi, quando la pubblicità e il marketing parlano di detersivi, o delle loro funzioni più ananzate, si dovrebbe deteminare nei consumatori un' inconscia, dilagante memoria di felicità. "Difficilissimo"; inquanto la comunicazione è in difetto, rispetto alla marca: i consumatori non sono statue, bensì esseri viventi con capacitàdi evolvere; mentre chi comunica, spesso, li tratta come statue.
I messaggi vanno modulati, quelli troppo collegati agli istinti, come quelli che infarciscono la pubblicità dei nostri tempi, colpiscono solo la parte destra del nostro cervello, mentre per incidere sul ricordo è necessario saper stimolare anche quella sinistra.
Quando ciò avviene, si verifica un fenomeno analogo a quello cho contraddistingue la vera arte, capace di indurre nei fruitori una sensazione emozionale permanente e resistente al tempo; quindi se l' obbiettivo è quello di far ricordare un messaggio, occorre comunicare un senso critico al consumatore, trovando il giusto equilibrio tra quelli che il sociologo McLuhan definiva i media caldi, atti a coinvolgere emotivamente, e i media freddi nei quale prevale la razionalità. Solo così, generando un cocktail fre lati razionali e emozionali, la comunicazione può diventare memorabile.
Fonte: 1/2 Minuto Magazine

mercoledì, settembre 07, 2005

MARCHE A 300 all' ora

Forse pochi lo immaginano, ma lo spazio delle monoposto di Formula1 piùesposto all' occhio delle telecamere, e quindi più appetibile per ospitare messaggi pubblicitari, è il cosiddetto "tub side". Letteralmente "lato della vasca" è il tratto superiore del telaio, quello che si estende dall' abitacolo al musetto.
Il tube side, secondo una ricerca dell' istituto Margaux Matrix relativi alla stagione 2004 di Formula1, ha conquistato una visibilità televisiva pari 29,55% dell' esposizione totale di una vettura durante un Gran Premio.
La grande visibilità di questo spazio è dovuta principalmente alla decisione, presa nel 2002 dalla Fom di cedere alle emittenti televisive il diritto di utilizzare la camera-car. Ciò ha comportato l' utilizzo intensivo di questo strumento che durante lo scorso anno ha effettuato quasi il 50% delle inquadrature delle marche sponsor dei Gran Premi.
Tra gli altri spazi maggiormente esposti alle telecamere abbiamo: la perte frontale dell' alettone posteriore, il lato abitacolo, gli specchietti retrovisori e l' alettone anteriore.
Tali posizioni, anche se assicurano una buona visibilità, vengono utilizzate molto più sporadicamente nella loro funzione di "veicoli pubblicitari". Un caso su tutti è quello della scuderia Renault che si è distinta per il maggior sfruttamento degli specchietti, infatti il logo della compagnia petrolifera Elf è ben visibile sulla perte superiore e leterale degli specchietti; occupando ben il 24,48% del tempo televisivo dedicato alla Renault.
Fonte: IL GIORNALE
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